Filosofia: Pensare il Novecento

Fare filosofia significa essenzialmente interrogarsi o, meglio, lasciarsi interrogare. E sicuramente ciò che abbiamo vissuto in questi mesi e stiamo ancora vivendo ci costringe a farlo. Un amico ha detto che è come se questa pandemia avesse scoperto il vaso di Pandora ri-ponendoci dinanzi alle nostre fragilità e precarietà, a livello individuale e collettivo. Sono state fortemente messe in discussione, se non sono addirittura crollate, molte certezze, molti falsi “Dei” ai quali ci eravamo affidati ponendo in essi la nostra fede (e paradossalmente proprio in opposizione alla fede/mito era nata la filosofia facendo emergere il concetto di verità). Abbiamo toccato con mano il dolore e l’angoscia che, come dice Kierkegaard, è il sentimento del possibile e del nulla.
Proprio alla luce di tali riflessioni nasce la proposta di soffermarci, quest’anno, sul Novecento, di visitare alcuni temi centrali che hanno caratterizzato questo secolo che ha visto l’uomo sulla luna e nell’abisso di Auschwitz.
E, quindi, riflettere assieme sul nichilismo aperto da quella affermazione di Nietzsche “Dio è morto”, sulla possibilità di un suo superamento, sulla caduta delle certezze, non ultima l’ideologia politica o la tecnica, sulla nuova immagine dell’uomo dopo la scoperta freudiana dell’inconscio e la messa in discussione di una coscienza non pensata più come originaria.
Vorremmo discutere assieme sul tema del rapporto inter-soggettivo a partire dalle riflessioni di Sartre sullo sguardo e il tema della vergogna ma anche confrontandoci con il pensiero di chi vede proprio lo sguardo dell’altro ciò che ci fa essere come uomini ed essere responsabili.
Da ultimo, come l’anno scorso, in occasione della Giornata della memoria dedicata al genocidio nazista vorremmo riprendere le riflessioni della Arendt sul tema del male, radicale e banale, allo stesso tempo.
Programma:
- Nietzsche: la “morte di Dio” e l’apertura del nichilismo. Il ‘900 come secolo della caduta di tutte le certezze, di tutte le ideologie. Ma è possibile oltrepassare il nichilismo? La figura nicciana del Superuomo, i suoi significati, le sue interpretazioni.
- Freud e la scoperta dell’inconscio. La nuova, rivoluzionaria immagine dell’uomo aperta dalla psicoanalisi. La non originarietà della coscienza. Il tema del doppio. Ma allora chi è l’uomo? Cos’è la salute?
- L’esistenzialismo (Sartre): la finitezza dell’uomo. Il tema dell’angoscia, della morte, della scelta. La possibilità di una vita autentica (Heidegger). Il rapporto con l’altro: un rapporto inevitabilmente conflittuale?
- Auschwitz. Il problema del male radicale e banale (Arendt) La questione della colpa. Riflessione sul senso di un regime totalitario.
N.B. A livello introduttivo verranno dedicate un paio di lezioni per cercare,non tanto di rispondere alla domanda che chiede che cos’è la filosofia, quanto di capire i tratti che la caratterizzano, soprattutto il concetto della verità filosofica rispetto, ad esempio, alla fede e/o alla scienza.
A livello metodologico si cercherà comunque di lavorare in modo interdisciplinare cercando collegamenti con la letteratura e il cinema.
Informazioni corso
- Data di inizio 08/10/2020
- Quando giovedì, 20:00-21:30
- Incontri minimi 8
- Incontri massimi 12
- Tot. ore min 12 ore
- Tot. ore max 18 ore
- Livello ---
- Propedeuticità nessuna
- Lingua italiano
- Minimo partecipanti 6
- Massimo partecipanti 15
- N°Iscritti 11